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Investire in BOT conviene ancora? Pro, contro e alternative

Conviene ancora investire in BOT? Quali sono le caratteristiche dei Buoni Ordinari del Tesoro che sono attualmente disponibili per chi investe? Perché dovremmo o non dovremmo investire in questi particolari titoli?

Da queste parti non siamo mai stati dei grandi appassionati di BOT ed è proprio per questo motivo che abbiamo deciso di preparare questa guida, una guida che affronterà l’argomento, per quanto possibile, in modo approfondito, anche per spiegare le nostre ragioni.

E soprattutto per evitare che i nostri lettori, ai quali forniamo sempre informazioni attendibili sulle evoluzioni dei mercati, finiscano per destinare i loro capitali a questo tipo di prodotti.

NOTA: nella guida di oggi ti proporremo anche dei broker con i quali fare investimenti ben più interessanti. Sono tutti broker che ti offrono la possibilità di fare trading con capitale virtuale. Un conto demo come quello di eToro ti permette di testare ogni ipotesi di investimento prima di mettere sul tavolo capitale reale.

Perché non consigliamo i BOT? Vediamolo subito, in una guida che davvero ti fornirà le informazioni necessarie, come sempre, per prendere le tue decisioni in assoluta autonomia, decisioni che ti permetteranno di investire al top il tuo capitale.

Investire in BOT - IMG by ©Investireinborsa.org
Come investire in BOT – conviene davvero? Pro, contro e alternative

Senza finire nelle grinfie di titoli statali che oggi hanno rendimenti davvero troppi bassi rispetto al rischio che incorporano.

E soprattutto in relazione ai rendimenti, estremamente bassi, che possono garantire.

Investire nei mercati finanziari oggi è davvero alla portata di tutti. Ed è per questo che ti consigliamo, mentre ti appresti a leggere la nostra guida, di aprire anche subito un conto demo con Trade.com, con più di 2.000 titoli sui quali investire, un broker di grandissima qualità che permette davvero a tutti di partecipare al top dei mercati finanziari.

Una nota preliminare: per investire hai sempre bisogno di un grande intermediario

Perché i BOT ci puzzano già da lontano? Perché sono un investimento che puoi fare solamente in banca, o quasi.

Ed è per questo motivo che ti consigliamo già da subito di avere una strategia alternativa, rivolgendoti a broker che, dovresti ormai saperlo se ci segui da tempo, ti permettono di fare trading online in modo molto più libero.

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Tutti i broker che trovi elencati sulla nostra tabella sono broker che permettono davvero a tutti di fare trading al top.

Sono broker con licenza europea e che dunque sono sicuri, e che si sono guadagnati un’ottima reputazione anche grazie ad anni di attività sui mercati.

Per questo motivo il nostro consiglio è sempre quello di andare ad investire con questi. Li abbiamo testati in prima persona e siamo certi di poterci mettere anche la faccia.

I BOT: cosa sono e come sono diversi dalle altre obbligazioni

I BOT, ovvero i buoni ordinari del tesoro, sono dei titoli obbligazionari che pagano un interesse. La loro particolarità specifica è quella di essere a brevissima scadenza. I BOT hanno sempre durata pari o inferiore ad un anno. In genere a 3, 6 e 12 mesi, anche se nulla vieta alla Repubblica Italiana di emettere BOT con scadenza diversa.

Siamo davanti dunque a titoli che hanno quantomeno il pregio di poter esser incassati quasi subito.

E quindi di essere meno rischiosi, per fare un esempio, rispetto ai titoli di stato con scadenze lunghe o lunghissime.

La verità è comunque che questo minore rischio legato al fattore tempo è ovviamente compensato dai rendimenti, che come vedremo possono essere estremamente bassi.

Ancora una volta ci sentiamo di ricordare a chi ci legge che siamo davanti ad alternative ben diverse nel caso in cui dovessimo decidere di optare per intermediari che ci offrono la possibilità di investire direttamente sui mercati.

Come Capital.com (qui per la sua demo gratis), altro broker di grandissima qualità che permette a tutti di accedere liberamente ai mercati che contano davvero e che possono davvero dare una spinta al tuo portafoglio.

I BOT, lo abbiamo già ripetuto più volte dall’inizio della nostra analisi, non ci piacciono. E non ci piacciono perché appunto non sono in grado di offrire oggi alcun tipo di rendimento.

Ed è proprio per questo che li disdegniamo. Perché a fronte comunque di rischi remoti ma comunque possibili, offrono oggi un rendimento netto inferiore allo zero.

Il caso dei rendimenti dei BOT oggi

L’Italia, almeno a livello di conti pubblici, è il vero malato terminale d’Europa e secondo i mercati addirittura più rischioso della Grecia. Questo si riflette ovviamente solo parzialmente su un titolo che ha scadenza a 3, 6 oppure 12 mesi.

E una sicurezza quasi al 100% si riflette ovviamente nei rendimenti che vengono pagati oggi, al lordo, su questo tipo di titoli.

Per capire come funziona il rendimento dei BOT è però necessario spiegarne almeno in parte il funzionamento.

I BOT non pagano cedole e vengono assegnati tramite aste. Il che vuol dire che si compra per un prezzo inferiore a quello al quale lo stato li riassorbirà al termine del contratto.

L’esempio è quello del BOT di valore 1.000 euro, che può essere venduto all’asta, facciamo un esempio, a 998,5€. Se si trattasse di un bot annuale potremmo fare subito i conti della serva. 1,5€ lordi di guadagno ogni 1.000 euro investiti. Ovvero lo 0,15%. Lordo.

Al quale si devono ancora sottrarre le tasse e anche l’inflazione.

Il numero che abbiamo citato, immagineranno coloro i quali ci seguono, è di pura fantasia. Ma in realtà è molto vicino a quanto si è riuscito ad ottenere nel corso delle ultime aste. Rendimenti medi dello 0,25-0,28% annui, lordi.

Una somma molto inferiore pure alla fiacchissima inflazione che stiamo vivendo in Eurozona.

A fronte di tali rendimenti, l’idea di avere a disposizione un broker come IQ Option (qui per una demo sempre gratis) si fa ovviamente sempre più interessante. Questo broker infatti ti permette di:

  • Investire con capitale reale a partire da 10 euro – con un versamento così piccolo potrai subito accedere a tutti gli strumenti per fare trading;
  • Aprire operazioni a partire da 1 euro: una somma estremamente bassa anche rispetto al taglio minimo dei BOT;
  • Avere 10.000 euro di capitale virtuale, che permettono davvero a tutti di testare i mercati che vengono offerti da questi broker.

Siamo davanti ad una questione dunque non di lana caprina, ma fondamentale per il nostro rendimento.

Un rendimento che può essere appunto migliorato anche magari facendosi guidare per mano dal Copy Trading di eToro, altro broker di grandissima qualità che permette, in questo caso, anche di copiare i migliori trader sulla sua piattaforma.

No, non conviene oggi investire in BOT

Nel caso non fosse ancora chiaro, lo mettiamo per iscritto ancora una volta. Non conviene assolutamente investire in BOT, per i due motivi che seguono:

  • I rendimenti sono veramente sotto lo zero se dovessimo tenere conto di inflazione e di tassazione;
  • Non sono strumenti comodi, perché se dovessi decidere di venderli prima della scadenza, dovresti pagare commissioni e accontentarti probabilmente di un prezzo più basso.

Sono agli antipodi di quelli che riteniamo davvero gli investimenti più efficaci del momento. Quegli investimenti ai quali puoi accedere con broker di buona qualità come Capital.com (qui per la sua demo gratis) o ancora per investimenti come quelli che potresti fare direttamente sui mercati con Trade.com (scopri di più a questo indirizzo).

Mi hanno detto che sui BOT si pagano poche tasse: è vero?

I BOT fanno parte di quel gruppo di titoli di stato che appunto sono sottoposti a tassazione speciale al 12,5%, invece che sul 26%.

Si tratta però di un falso problema. Perché anche tenendo conto del fatto che pagheremo la metà circa di tasse sui profitti, ci troveremmo comunque in enorme svantaggio rispetto a quanto viene offerto dai mercati finanziari.

Pagare poco su un rendimento nullo è qualcosa che, almeno per il momento, non dovrebbe interessarci.

Investire con un portafoglio ben strutturato invece, pur se la tassazione dovesse essere effettivamente più alta, può comunque essere più conveniente.

E se vuoi rendertene conto da solo puoi testare quello che ti stiamo dicendo appunto aprendo una demo gratis con eToro. Dove potrai renderti conto effettivamente da solo del fatto che fare rendimenti più bassi di quelli dei BOT è davvero difficile.

Opinioni finali e conclusioni: non investire in BOT, davvero non ne vale la pena

Ti consigliamo dunque in chiusura di andare a considerare per bene l’occasione che ti viene offerta da titoli come i BOT. Perché siamo effettivamente davanti a strumenti che purtroppo non hanno davvero nulla da offrire.

Strumenti che dovremmo considerare appunto come utili soltanto per chi li vende (le banche) e per chi ha bisogno di controbilanciare fondi e patrimonio davvero di grandi dimensioni.

Per tutti gli altri i mercati del trading online possono davvero offrire condizioni più interessanti. Condizioni che possono essere valutate appunto anche con i conti demo come quello di Capital.com (100.000€ virtuali) o gli altri che ti abbiamo consigliato nella nostra guida di oggi.

Continueremo a tenerti aggiornato sulle novità che arrivano sui mercati e anche su quanto è già in giro da più di un secolo e magari oggi non è davvero più conveniente.

Come abbiamo fatto oggi con i BOT.

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