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Investire in Royalties Musicali nel 2025

Investire in royalties musicali ti permette di ottenere guadagni (in caso di scelte corrette) sui diritti d’autore di artisti emergenti e cantanti internazionali. Il settore, secondo recenti studi, è in costante crescita e se pensiamo al grande sviluppo delle piattaforme di streaming, è chiaro che bisogna muoversi in questa direzione. Per il 2025 il valore di mercato di questo segmento dovrebbe superare di gran lunga il 2024. Le sorprese, in altri termini, non dovrebbero mancare.

Per questo motivo, essendo ormai da tempo un concreto punto di riferimento nel settore, abbiamo deciso di focalizzarci sul settore della musica. I nostri esperti in materia hanno creato questa guida che ti permetterà di capire come investire in royalties musicali, dove farlo in sicurezza (ossia sugli exchange royalties), se conviene, gli eventuali rischi e le opinioni in merito.

Questa modalità non è l’unica esistente per investire in musica. Per un principiante, che non conosce il mercato degli autori più interessanti, è meglio affidarsi ai tradizionali investimenti in Borsa. Sì, è possibile investire nel settore musicale attraverso azioni e ETF. Ad esempio, puoi investire in azioni di aziende come Universal Music Group (UMG), o tramite ETF come Roundhill Music Royalties ETF (MUSQ), che è legato alle royalties musical.

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Tabella iniziale su investire in royalties musicali

🎵 Come si investe:Tramite l’acquisto di quote di diritti d’autore / Investire in azioni ed ETF su società di royalties
💻 Dove si investe:Sui royalties exchange
🎶 Conviene investire in royalties musicali:Il mercato è in continua espansione
🔥 Rischi:Mancata crescita di ascolto dell’autore
Investire in Royalties Musicali

Cosa sono le royalties musicali

Le royalties musicali sono i compensi che gli artisti, i compositori, gli editori e le etichette discografiche ricevono ogni volta che la loro musica viene riprodotta, venduta, o utilizzata. Le royalties rappresentano un’importante fonte di guadagno per i creatori di contenuti musicali e vengono generate in diversi modi:

  • Royalties da esecuzione pubblica: ogni volta che un brano viene suonato in pubblico, ad esempio in radio, TV, locali, concerti o piattaforme di streaming;
  • Royalties meccaniche: ogni volta che un brano viene riprodotto o venduto in un formato fisico (CD, vinile) o digitale (download);
  • Royalties di sincronizzazione: quando un brano viene utilizzato in film, pubblicità, videogiochi o altri media visivi;
  • Royalties di stampa: quando vengono venduti spartiti, o testi delle canzoni.

Questi compensi sono distribuiti dagli enti di gestione collettiva dei diritti (come SIAE in Italia o BMI/ASCAP negli Stati Uniti) e rappresentano un guadagno continuo per i proprietari dei diritti musicali.

Investire in royalties musicali: come funziona?

L’investimento in royalties tramite la condivisione dei profitti sulle vendite di copie fisiche e digitali funziona così: un artista, compositore o proprietario di diritti, decide di vendere una parte dei propri diritti d’autore per ottenere liquidità immediata. Questo significa che l’acquirente acquisisce il diritto a una porzione dei guadagni futuri. Questo include i ricavi derivanti da:

  • Copie fisiche: ogni volta che una copia fisica dell’album viene venduta, una percentuale dei profitti va all’investitore, in proporzione alla quota di diritti acquistati;
  • Copie digitali e streaming: ogni volta che un brano viene acquistato come download, o riprodotto in streaming su piattaforme come Spotify, Apple Music, o Amazon Music, una parte delle royalties generate viene distribuita a chi detiene i diritti;
  • Licenze e sincronizzazioni: in aggiunta, gli investitori possono beneficiare anche di proventi da licenze quando i brani vengono utilizzati in film, serie TV o pubblicità.

🎵 Consiglio in evidenza: se non sei pratico di questo settore, meglio utilizzare gli investimenti tradizionali. Con broker professionali puoi iniziare senza alcun deposito tramite conto demo e testare strategie di investimento su asset finanziari legati alla musica. Clicca qui per registrarti gratis su FP Markets ed accedere al listino dei strumenti finanziari musicali.

Come investire in royalties musicali?

Proponiamo una guida dettagliata su come investire in royalties musicali:

  1. Registrati sulla piattaforma: scegli una piattaforma di investimento in royalties e crea un account. Completa eventuali verifiche necessarie per l’identità.
  2. Effettua un deposito: una volta registrato, carica il tuo conto con il budget che intendi investire. Queste piattaforme richiedono spesso un deposito minimo per partecipare alle aste, o per gli acquisti diretti.
  3. Partecipa all’asta o acquista direttamente: scegli i diritti d’autore che desideri acquistare. Puoi partecipare a un’asta, in cui gli investitori fanno offerte per i diritti di brani specifici, oppure puoi optare per un acquisto diretto, se disponibile, con prezzi già stabiliti.
  4. Ricevi i profitti in base ai guadagni delle royalties: dopo aver acquisito i diritti, riceverai una parte dei proventi generati da quel brano, o catalogo musicale. I guadagni dipendono dal successo della musica in termini di ascolti, vendite e licenze; vengono solitamente distribuiti periodicamente.

Dove investire in royalties musicali: migliori exchange

Ad oggi esistono già molte piattaforme di investimento in royalties musicali come Royalty Exchange, o SongVest, dove gli artisti possono mettere all’asta una parte dei loro diritti. Gli investitori partecipano a queste aste o acquistano direttamente le quote, guadagnando in base alle performance commerciali dei brani o degli album su cui hanno investito.

🎵 Migliori royalties exchange per investimenti musicali:

  • ANote: è la piattaforma più nota e completa attualmente sul mercato, che è stata in grado di raccogliere già migliaia di sottoscrizioni in tutto il mondo;
  • SongVest: specializzata nella vendita di quote di royalties musicali, consente sia l’acquisto diretto che la partecipazione ad aste;
  • Lyric Financial: offre agli artisti e agli investitori l’opportunità di acquisire o finanziare royalties, ma è più focalizzata sui prestiti basati sui diritti d’autore;
  • Vibrant: una piattaforma europea che consente di investire in musica, ossia di acquistare una parte dei guadagni futuri delle canzoni;
  • Corite: focalizzata sul supporto diretto degli artisti, consente ai fan e agli investitori di finanziare progetti musicali in cambio di una quota dei proventi.

🎵 Per accedere ad azioni sulla musica, o ETF, devi invece rivolgerti ai migliori broker. Tra i più efficienti trovi FP Markets (qui per aprire un account gratuito), ottimo anche per i principianti, perché propone un conto demo a costo zero e senza scadenze.

Investire sulla musica: alternative alle royalty

Come accennavamo nell’introduzione, esistono per fortuna molti altri modi per investire in musica. Puoi ad esempio comprare azioni di società discografiche, o create dagli stessi artisti. Ancora, puoi optare per gli ETF musicali, che replicano l’andamento delle case discografiche quotate, o legate al mondo delle royalty. Per accedere a questi strumenti puoi utilizzare le migliori piattaforme di trading.

Vediamo come investire in musica tramite il trading:

  1. apri un account su un broker con licenza regolare;
  2. carica un deposito iniziale: puoi investire in musica a partire da soli 100 euro;
  3. cerca i titoli legati al settore musicale (azioni, o ETF),
  4. apri la posizione: puoi agire sull’asset sottostante, oppure investire con CFD, speculando al rialzo o al ribasso (tramite la vendita allo scoperto).

🎵 Clicca qui per investire in asset sulla musica

Migliori azioni sulla musica

🎶 Azioni del settore musicaRating
Universal Music Group (UMG)9.8
Warner Music Group (WMG)9.7
Live Nation Entertainment (LYV)9.4
Sony Group Corporation (SONY)8.8
BMG Rights Management (tramite Bertelsmann)8.5
Migliori azioni sulla musica

Migliori ETF sulla musica

🎶 ETF sul settore musicaRating
Roundhill Music Royalties ETF (MUSQ)9.9
Global X Music ETF (MUSA)9.8
iShares Global Consumer Discretionary ETF (RXI) (Include alcune aziende musicali nel suo portafoglio)9.6
Invesco Dynamic Leisure and Entertainment ETF (PEJ) (Comprende azioni di aziende musicali e di intrattenimento)9.5
SPDR S&P 500 Consumer Discretionary ETF (XLY) (Ingloba azioni di società come Live Nation e altre che operano nel settore musicale e dell’intrattenimento).9.4
Migliori ETF sulla musica

Come guadagnare con le royalties sulla musica

Se il tuo scopo è quello di guadagnare investendo sulle royalties sulla musica, è bene capire come selezionare gli autori più interessanti. Ossia quelli che potrebbero esplodere nel settore musicale e portarti così potenziali guadagni.

Ecco cosa considerare nella scelta:

  • successo e popolarità: valuta la fama e la popolarità dell’artista, poiché un artista con un grande seguito genera più ascolti e vendite;
  • longevità e catalogo musicale: considera la durata della carriera dell’artista e la dimensione del suo catalogo, poiché gli artisti con un ampio repertorio continuano a guadagnare royalties nel tempo;
  • performance di streaming: analizza il numero di ascolti sulle piattaforme online;
  • utilizzo nei media: controlla quanto spesso la musica viene utilizzata in film, pubblicità o videogiochi;
  • stabilità finanziaria: esamina la stabilità finanziaria dell’artista o del suo team, che può influenzare la gestione dei diritti;
  • partnership con etichette o società di publishing: verifica se l’artista ha contratti con grandi etichette discografiche, o editori musical.

Investimenti in royalties musicali: esempi

I nostri analisti hanno condotto un’analisi approfondita ed ecco alcuni degli esempi più interessanti sugli investimenti in royalties musicali:

  • Eminem: tra il 2015 e il 2016, le royalties guadagnate dal catalogo di Eminem sono cresciute del 43%, con le royalties dello streaming aumentate del 76% nello stesso periodo, dimostrando un significativo aumento dei guadagni derivanti dalle sue canzoni;
  • Barry White: il 25% delle royalties della canzone “You’re the First, the Last, My Everything” di Barry White è stato venduto per 73.000 dollari, illustrando come anche una percentuale di una singola canzone può generare un guadagno significativo per gli investitori;
  • Bob Dylan: nel 2020, Bob Dylan ha venduto i diritti di oltre 600 delle sue canzoni alla Universal Music Publishing per circa 300 milioni di dollari;
  • David Bowie: nel 1997, David Bowie ha venduto i diritti su 25 dei suoi album attraverso l’emissione di Bowie Bonds per circa 55 milioni di dollari, diventando uno dei primi artisti a monetizzare i diritti delle sue canzoni in questo modo.

Investire in royalties musicali conviene?

Investire in royalties musicali può essere un’opportunità interessante, ma come ogni tipo di investimento, comporta dei rischi e richiede un’attenta valutazione. Ecco alcune considerazioni:

  • Crescita del mercato dello streaming: come sottolineato da Goldman Sachs, i ricavi della musica in streaming potrebbero crescere di oltre l’800% entro il 2030. Questo implica che l’industria musicale, in particolare quella legata alle piattaforme di streaming, è destinata a schizzare alle stelle.
  • Entrate passive: una delle principali attrattive nell’investire in royalties musicali è la possibilità di guadagnare entrate passive. Una volta acquisiti i diritti su canzoni o cataloghi, si può continuare a guadagnare una parte delle royalties in modo costante.

In sunto, la convenienza di investire o meno in musica dipende molto dalla strategia che deciderai di attuare e dalla veridicità, o meno, delle stime sulla crescita del settore dei grandi analisti. Valuta attentamente pro e contro, studiando il mercato.

Investire in royalties musicali: pro e contro

Pro di investire in Royalties Musicali :

  • settore emergente;
  • possibilità di partecipare alla divisione degli utili con grandi artisti;
  • facile accesso grazie alle migliori piattaforme di exchange;
  • mercato in forte espansione anche in Italia;
  • possibilità di partecipare alle aste anche con piccoli depositi.

Contro di investire in Royalties Musicali :

  • è richiesta una conoscenza approfondita per selezionare gli autori;
  • non è facile partecipare alle aste se non si ha esperienza;
  • strutturare un portafoglio diversificato musicale può richiedere capitali considerevoli;
  • rischio di mancato interesse sull’artista scelto, o sulle sue canzoni;
  • bassa liquidità: è difficile rivendere le quote una volta acquistate.

Conclusioni

Con la nostra guida abbiamo visto che investire sulle royalties musicali è oggi una realtà affermata e concreta. Ti abbiamo fornito tutti i vantaggi e gli svantaggi di questa modalità di investimento, mettendoti d’avanti sempre la verità su ogni informazione. Il consiglio finale resta quello di approcciarti tramite il trading, che a nostro avviso resta meno complesso, soprattutto se non sei un esperto di musica a 360 gradi.

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Domande frequenti

I nostri esperti, rispondono a seguire ad alcune domande frequenti poste dai lettori.

Come funziona l’investimento in royalties musicali?

Molto semplicemente, l’investitore acquista una quota dei diritti sull’utilizzo di quelle canzoni, o melodie, riuscendo ad ottenere una partecipazione degli utili in caso di uso del pezzo, o ascolto dello stesso.

Quali sono i rischi di investire in royalties musicali?

Tra i principali rischi troviamo sicuramente il cambio della casa discografica, con possibili variazioni sui diritti e l’andamento negativo delle performance dell’autore scelto.

Quali sono i migliori royalties exchange musicali?

Tra i migliori royalties exchange musicali possiamo citare SongVest, ANote e Vibrant, disponibili anche nel mercato italiano.

Leggi anche: investire in orologi, investire in banca e investire in diamanti.

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  • Laureato in Economia e Management Internazionale, ha intrapreso fin da subito un percorso di crescita nel settore del trading e dei nuovi metodi di investimento online. Specializzato in revisione dei contenuti ed aggiornamento per posizionare con cura le pagine in SERP, in ottica SEO, predilige argomenti su sistemi di trading automatico, criptovalute, piattaforme e soluzioni per investire in Borsa.

  • Revisore:

    Giornalista e imprenditore digitale dal 2008, è fondatore della ALESSIO IPPOLITO S.R.L. Editore, società proprietaria di Investireinborsa.org di cui è direttore responsabile e revisore senior dei contenuti. Noto per essere proprietario della nota testata giornalistica Criptovaluta.it® ed anche TradingOnline.com®.